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Modellazione
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Nel voler rappresentare i volumi di un disegno è bene partire, le prime volte, da forme semplici e poco complesse. Una volta segnati con la matita sul nostro supporto (dis. 3 A-B-C-D) quelli che sono i contorni dell'oggetto, (se si usa il plexiglass quale supporto si può fissare il disegno sotto di esso e leggerlo in trasparenza), prendere una piccola quantità di pongo (dis. 2 E) e incominciare poi a disporla sul disegno seguendone i contorni (dis. 3 C-D-E) andandolo a riempire verso il centro e cercando di aumentare lo spessore là dove il disegno lo richieda (dis. 3 F-G). Aggiungendo il materiale di volta in volta si verranno a formare dei gradini che andranno levigati (dis. 3 H) con la stecca più adatta, per dimensione e forma. Tenendo sotto controllo le viste laterali e la prospettiva con l'aiuto del disegno (dis. 3 A), si cercherà di dare al modello quel volume studiato nel progetto (dis. 3 H-I). Per ottenere un'esatta copia ci si può aiutare con un compasso a doppie punte riportando dal disegno quelle misure o punti di riferimento che determinano l'immagine del pezzo (dis. 3 L). Con le stecche più grosse si abbozzerà il volume generale mentre con quelle più piccole si cercherà di evidenziare il particolare fino ad usare le punte degli aghi più fini. Adoperando il pongo di due o tre colori diversi, si potrà avere quell'effetto-contrasto ottenuto con materiali differenti (dis. 3 M). Quando si è ormai sicuri delle dimensioni fare attenzione, poichè premendo ed asportando il materiale è facile spostarlo su quello di colore diverso nelle ultime fasi di lavorazione. Volendo
aumentare quella che sarà la resa dell'effetto finale dell'oggetto, qualora il progetto lo richieda, si possono aggiungere le pietre; una volta sviluppato tutto il volume nel modo corretto, si deve asportare il materiale sottostante le pietre (dis. 3 N), in ragione dell'altezza della coulasse della pietra (dis.3 O) e del suo perimetro. Fatto questo si può adagiare la pietra nell'assestatura preparata (dis. 3 P).