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Il diamante
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Cosa si intende per purezza?

Se un gioielliere allineasse sei splendidi diamanti su un vassoio di velluto, la maggior parte dei clienti penserebbe che sono tutti uguali. Ma per il gioielliere ognuno di essi ha una precisa individualità. Nel processo di cristallizzazione del carbonio infatti, la natura ha lasciato nella maggior parte dei diamanti delle "particolarità di cristallizzazione" Queste particolarità sono chiamate inclusioni e il loro numero, posizione e grandezza, analizzate con una lente a 10 ingrandimenti, determinano il grado di purezza di un diamante. Ogni diamante è unico proprio per queste sue particolarità, come ogni persona lo è per la diversa combinazione dei geni. Potreste aver sentito il termine puro riferito ai diamanti. E un termine usato dai gioiellieri per definire un diamante senza inclusioni visibili all'occhio dell'esperto che lo esamina con una lente a 10 ingrandimenti. Ma vi sono pochissimi diamanti veramente puri. 

La purezza influisce sul prezzo?

Meno inclusioni esistono in un diamante, maggiore è il suo valore. Molto spesso le inclusioni possono venire eliminate durante la fase del taglio ed è compito del tagliatore toglierne il più possibile mantenendo al tempo stesso il massimo della caratura originale, dato che sia il peso che la purezza sono fattori determinanti per la valutazione del diamante. 

Perché la forma di un diamante è chiamata taglio?

È il tagliatote che, esaminando la pietra grezza, deciderà che forma avrà il diamante. Per questo egli deve considerare la forma del grezzo, la sua grandezza, le eventuali imperfezioni e quanta parte del peso originale andrà perduta durante il taglio. Il taglio più diffuso per l'anello di fidanzamento è il brillante rotondo. Solitamente questo tipo di taglio è ricavato da un ottaedro. I tagli a marquise, ovale, a smeraldo, a goccia e a cuore sono tagli di fantasia. Ciascuno di essi viene ricavato da diversi tipi di grezzo che non si prestano ad essere lavorati a brillante. Tutti i tagli illustrati a fianco hanno 58 faccette (tranne i tagli a smeraldo e a cuore). Le forme delle faccette sono diverse nei diversi tagli, e da queste piccole superfici levigate dipende la brillantezza e il fuoco di ciascuna pietra. Sono la precisione e l'arte di un buon tagliatore che determinano la qualità del taglio ed esaltano la qualità di riflessione della luce di un diamante. Il taglio che sceglierete è unicamente un fatto di gusto personale: sono tutte opere d'arte. 

Un diamante è veramente per sempre?

I diamanti oggi sono altrettanto preziosi e unici di quando erano unico appannaggio di principi e re. Il diamante è la sostanza più dura conosciuta dall'uomo ed è veramente eterno. E molto più duro del corindone, la materia degli zaffiri e dei rubini. Una volta tagliato e sfaccettato, il diamante non perde più la sua bellezza. Infatti parecchi diamanti sono stati tramandati, splendidi e inattaccabili, di generazione in generazione. Questa è una ragione in più per comprare un diamante di qualità.